


Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato

Tutto nasce dal caos
Tutto nasce dal caos

EVOLUZIONISMO IV
EVOLUZIONISMO IV
FOSSILI (seconda parte)
Lungi dal sostenere l’evoluzione, la testimonianza dei fossili aiuta piuttosto a seppellirla. Si dice che il periodo Cambriano della terra sia iniziato all’incirca 600 milioni di anni fa per una durata di quasi ottanta milioni di anni. Le rocce del Cambriano rivelano una sorprendente varietà di fossili e di forme di vita altamente sviluppate, fra cui quelli di trilobiti, spugne, brachiopodi, vermi, meduse, ricci di mare, cetrioli di mare, crostacei galleggianti, gigli di mare e altri invertebrati complessi. La loro comparsa è comunemente chiamata “esplosione cambriana” e assesta due colpi veramente dannosi all’evoluzione.
Il primo è che i fossili del Cambriano rappresentano quasi tutti i principali gruppi di organismi attualmente viventi. Si pensa che “l’esplosione” abbia impiegato meno di cinque milioni di anni – un “secondo” in termini evolutivi. Tuttavia, si dice anche che abbia dato origine praticamente a tutte le maggiori forme di vita pluricellulare. Come spiega il fisico Cornelius G. Hunter, ciò starebbe a indicare che “in un solo momento geologico le specie fossili si svilupparono da piccole creature vermiformi e similari a una straordinaria diversità di forme di vita complesse, comprendenti praticamente tutte le attuali forme moderne”.
Il secondo colpo all’evoluzione è dato dal fatto che gli scienziati non sono stati capaci di rintracciare nessun segno precursore di forme viventi negli strati iniziali della crosta terrestre. Persino Richard Dawkins ammette che questa è una prova che i fossili del Cambriano appartengono a creature pienamente formate, senza antenati da cui siano evolute:
“E’ un po’ come se fossero semplicemente apparsi all’improvviso, senza alcuna storia evoluzionistica”.
Per quanto ci abbiano provato, gli evoluzionisti non sono mai stati in grado di far corrispondere i fatti alla loro teoria e forse è nel giusto Phillip Johnson, professore a Berkeley quando descrive l’esplosione del Cambriano come “il problema più serio che la testimonianza fossile rappresenta per il darwinismo”.
La verità è che l’evoluzionismo non ha alcuna risposta per il problema dei fossili del Cambriano; non esiste alcuna tesi scientifica evoluzionistica che sia compatibile con l’osservazione paleontologica.
Ma il creazionismo ha invece una possibile risposta: e se i fossili del Cambriano fossero come “apparsi tutti insieme, senza antenati”, perché Dio li ha creati?
E fossero poi finiti in quelle rocce tutti allo stesso tempo a causa del diluvio universale descritto nel libro della Genesi?

EVOLUZIONISMO I
EVOLUZIONISMO I
Gli evoluzionisti ci chiedono di credere che le prime cellule viventi, di gran lunga più complicate di qualsiasi macchina costruita dall’uomo e assolutamente prive di raffronti nel mondo non-vivente, non fossero pianificate e programmate, ma che vennero alla vita per puro caso.
Quante sono le possibilità che ciò accada? Supponendo l’esistenza di tutte le componenti necessarie – un’enorme supposizione – il dottor James Coppedge, esperto nello studio delle probabilità statistiche, ha calcolato che la possibilità che una singola molecola proteica si sia organizzata per caso è di 1 su 10alla161. Siccome si stima che nell’intero universo ci siano soltanto 10alla80 atomi, ci vorrebbero 10alla81 universi perchè ciò accadesse. Il che significa dieci universi più del numero degli atomi esistenti nel nostro stesso universo!
Alla luce di fatti come questi, molti scienziati hanno abbandonato l’idea che la vita sia potuta sorgere spontaneamente dalla non-vita.
Secondo l’astrofisco britannico Sir Fred Hoyle, il pronostico che una cosa di questo tipo potesse accadere era così enormemente sfavorevole “da seppellire Darwin e l’intera teoria dell’evoluzione”.
Dopo molti anni di studio e la pubblicazione di numerose ricerche, Stephen Grocott, membro del Royal Australian Chemical Institute, è giunto a questa conclusione: “Come scienziato, temo di non riuscire a dire con ancora più forza che l’origine spontanea della vita è un’assurdità chimica e, quindi, non mi rimane altra scelta che credere che la vita sia stata creata”.

La terra di Israele e’ sempre stata degli ebrei
“Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non c’è dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d’Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta.
Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l’odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso, in un modo o nell’altro, bisognerà pure risolverlo. Ma non ci si venga a dire che i responsabili di questa sua miseranda condizione sono gli «usurpatori» ebrei. Questo è storicamente, politicamente e giuridicamente falso.”
La terra di Israele è sempre stata la terra degli ebrei. Se leggiamo le descrizioni di Gerusalemme fatta nel 1800 da Marx e Mark Twain, leggiamo di “una città povera e miserabile abitata nella parte Est, interamente, da ebrei poveri e miserabili che erano sempre vissuti lì, da tremila anni”. Gli arabi erano sì in leggera maggioranza numerica ma in gran parte erano nomadi senza terra, l’unica vera comunità stanziale era quella ebraica che abitava le stesse case da migliaia di anni.
Gli ebrei sionisti emigrati nel ‘900 si sono massacrati a dissodare, irrigare, fabbricare desalinizzatori, sono morti a migliaia di stenti e di malaria, parassitosi, colera, ameba, tifo, setticemia e tetano. Sono morti a decine di migliaia, ma poi hanno vinto, il deserto è fiorito, dove cerano lande desolate è nato un paese di filari di vite e di limoni.
Per poter di nuovo odiare gli ebrei è violato il diritto civile, che per dirla con un toscanismo si riassume in “chi vende, poi, non è più suo”. Gli arabi la loro terra se la sono venduta, prima ai sionisti facendola pagare carissima, poi alla comunità internazionale intascando 66 anni di fiumi di denaro per risarcirgli il “dolore” di aver perso 20.000 chilometri quadrati di terra che non è mai stata loro, meno del Piemonte, che quando c’erano loro era un terra di sassi, paludi e scorpioni.
Indro Montanelli sul Corriere della Sera il 16 settembre 1972

EVOLUZIONISMO III
EVOLUZIONISMO III
FOSSILI (prima parte)
Se la vita fosse sorta e si fosse sviluppata, diventando sempre più complessa attraverso un processo evolutivo casuale, i fossili avrebbero dovuto indicare l’esistenza di innumerevoli stati di transizione tra le differenti specie.
L’illustre zoologo francese, Pierre Grassé, ha dichiarato: “Il naturalista deve tenere sempre presente che il fatto evolutivo si manifesta a lui unicamente mediante le forme fossili”. La conoscenza della paleontologia gli è indispensabile; essa sola può fornirgli la prova della realtà dell’evoluzione, mostrandone le modalità o il meccanismo”.
Nel 1981, un portavoce dell’American Association for the Advancement of Science (Associazione Americana per il Progresso della Scienza) affermò che 100 milioni di fossili, identificati e datati, “costituiscono 100 milioni di fatti comprovanti l’evoluzione al di là di ogni dubbio”.
Eppure, con grande imbarazzo e frustrazione di Darwin, i fossili non ebbero questo effetto. Egli si aspettava un numero “inconcepibilmente grande” di forme intermedie e di transizione, ma i geologi scoprirono specie e gruppi che sembravano non avere né precursori né successori. Darwin si rese presto conto che l’assenza di qualsiasi catena organica distintamente graduata costituiva “la più ovvia e seria obiezione che si possa fare alla teoria” (cit. L’origine delle specie, Darwin) e la sua risposta fu di lasciare intendere che successive scoperte avrebbero compensato i vuoti.
Tuttavia, come ha fatto notare l’evoluzionista David Raup (sovrintendente di Geologia al Museo Field di Storia Naturale di Chicago), questo non si è verificato:
“La prova che troviamo nella testimonianza geologica non è affatto compatibile con la selezione naturale darwiniana, così come vorremmo che fosse… Ora abbiamo circa 250.000 specie fossili, ma la situazione non è cambiata di molto. La documentazione dell’evoluzione è sorprendentemente traballante e, ironicamente, abbiamo perfino meno esempi di transizione evolutiva di quanti ne avevamo al tempo di Darwin. Perciò il problema di Darwin non è stato attenuato”.
Quarant’anni di ricerca hanno portato il Professor N. Heribert Nilsson, dell’Università di Lund, in Svezia, a scrivere:
“Non è nemmeno possibile fare una caricatura dell’evoluzione a partire da riscontri paleo-biologici. Il materiale fossile è ora talmente completo, che la mancanza di specie di transizione non può essere spiegata con la carenza di materiale. Le deficienze sono reali; non saranno mai compensate”.

Cantico di Anna madre di Samuele
Cantico d’Anna
Allora Anna pregò:
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.
[2]Non c’è santo come il Signore,
non c’è rocca come il nostro Dio.
[3]Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza;
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.
[4]L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
[5]I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
[6]Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
[7]Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
[8]Solleva dalla polvere il misero,
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere insieme con i capi del popolo
e assegnar loro un seggio di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi fa poggiare il mondo.
[9]Sui passi dei giusti Egli veglia,
ma gli empi svaniscono nelle tenebre.
Certo non prevarrà l’uomo malgrado la sua forza.
[10]Il Signore… saranno abbattuti i suoi avversari!
L’Altissimo tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà gli estremi confini della
terra;
darà forza al suo re
ed eleverà la potenza del suo Messia».
[11]Poi Elkana tornò a Rama, a casa sua, e il fanciullo rimase a servire il Signore alla presenza del sacerdote Eli.